"Non basta dire Europa" è il libro intervista di Enrico Rossi, curato da Antonio Pollio Salimbeni, uscito a maggio 2019 per Castelvecchi Editore. Con un appello di Sting contro la Brexit e la prefazione di Frans Timmermans, che illustra il programma dei socialisti europei.

Non basta dire Europa

Per contrastare i nazionalpopulisti non basta dire Europa, bisogna portare avanti il progetto di comunità tra Stati che finora è stato solo tratteggiato: il bilancio dell’Unione va fissato al 4% del Pil dei Paesi aderenti, l’Eurozona deve essere completata con un salario minimo garantito e un fondo comune per la disoccupazione, reperendo le risorse necessarie con tasse sulle grandi imprese che eludono il fisco e sfruttano il dumping sociale, i redditi più alti, i grandi patrimoni e le emissioni di Co2. Ma tutto questo non è sufficiente. L’Europa e gli europei saranno al sicuro solo quando lo saranno la democrazia, la pace e la giustizia sociale: i governi che violano lo Stato di diritto con leggi ingiuste e liberticide dovranno essere emarginati e sanzionati come previsto nei trattati.

Non basta dire Europa è un libro-intervista sulle sfide che attendono i socialisti europei e il destino dell'Unione. Completano il testo un appello del musicista britannico Sting contro la Brexit e una prefazione di Frans Timmermans, primo vicepresidente uscente della Commissione europea e candidato del Pse alla presidenza.

Dalla prefazione di Frans Timmermans

«In questo suo contributo, il presidente Rossi offre pagine chiare sul valore aggiunto dell’Europa per i suoi cittadini, per l’Italia e per la sua amata Regione Toscana. Pagine che pregevolmente coniugano un’efficace comunicazione sugli spesso dimenticati benefici della costruzione europea con un pensiero critico e propositivo sulla costruzione che verrà, se le forze riformiste socialiste sapranno riconquistare la fiducia degli elettori. […] Come giustamente sottolinea il presidente Rossi, è nostro dovere alzare il livello del discorso e puntare verso ideali forti e orizzonti in grado di muovere le coscienze e «suscitare visioni della società e del mondo».[…]

Dall'appello di Sting - «Esorto il mio Paese a ripensarci»

[…] Amo il mio Paese e non voglio vederlo soffrire a causa di un cattivo modo di governare e per un’avventata valutazione di un plebiscito, permeato e distorto da evidenti menzogne e fantasie, architettate da politicanti che perseguono vantaggi immediati allontanandoci dai nostri partner commerciali in Europa. […] Esorto il mio Paese a ripensarci, esorto tutti i membri e le regioni dell’Unione Europea a riconoscere il valore intrinseco e l’importanza della nostra «famiglia europea», il nostro scopo comune e la nostra comunità. […]


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